La permuta di un immobile è fondamentalmente lo scambio, alla pari oppure con una differenza economica a favore di una delle parti, degli immobili appartenenti a due soggetti differenti. Detta così, sembrerebbe qualcosa di estremamente semplice ma, in realtà, le permute sono una trattativa piuttosto difficile e soprattutto rara. Fondamentalmente, la permuta è rarissima tra venditori privati semplicemente perché devono coincidere troppi fattori: ad uno dei proprietari deve piacere l’appartamento dell’altro, la sua posizione, la conformazione, lo stato, le dimensioni e contemporaneamente – il tutto – viceversa.
Eventualmente, poi, i prezzi dei due immobili non devono essere molto differenti tra loro ed, in tal caso, bisogna trovare un accordo sulla differenza di soldi che uno dei due proprietari pretenderà dall’altro qualora il suo immobile abbia un valore superiore. Condizioni quindi piuttosto difficili da trovare, anche perché ci si rivolge ad un ristretto mercato di persone che sono disponibili a permutare invece che a vendere, e quindi a non incassare realmente dei soldi ma… un altro immobile.
Non solo: con la crescente crisi immobiliare, la stragrande maggioranza dei venditori non accettano più permute ma unicamente pagamenti in soldi: pochi, maledetti ma subito senza ulteriori immobili da prendere indietro.
Decisamente più fattibile è invece la permuta con un’impresa costruttrice, o almeno lo era fino all’avvento della crisi: molte imprese edili, sono sempre state ( e alcune lo sono tutt’ora ) disponibili a prendere indietro il vecchio immobile di proprietà del cliente come parte del pagamento della nuova casa che lo stesso sta per acquistare presso di loro.
Ma anche qui ci sono delle regole ben precise: un po’ come nel campo delle autovetture, é necessario che ci sia anche un rapporto tra il valore dell’immobile che viene ceduto in permuta ed il nuovo appartamento che si sta per acquistare dall’impresa edile.
Nella realtà, il rapporto dovrebbe essere circa al doppio: per intenderci se si sta tentando di dare in permuta un vecchio appartamento del valore di € 100.000, a fronte bisognerà acquistare un immobile nuovo almeno di € 200.000. Ma non basta: qui interviene la valutazione dell’impresa edile che deve prendere indietro il vostro vecchio appartamento, il quale non verrà valutato ovviamente nel pieno del suo valore, ma sicuramente almeno del 25% in meno. La valutazione naturalmente più bassa rispetto al normale valore di mercato é giustificata dal rischio reale dell’impresa nel dover rivendere – al più presto – il vostro vecchio immobile. La rivendita deve avvenire con una certa sicurezza e celerità. In realtà l’impresa non ha necessità di altri immobili addirittura di vecchia costruzione, ma il suo scopo è unicamente quello di rimetterli immediatamente sul mercato per trasformarli in quella parte di soldi che il proprio cliente non aveva a disposizione prontamente all’atto dell’acquisto del nuovo appartamento.
Certamente, le imprese non permutano di tutto: Prendono in considerazione solo immobili a prezzi assolutamente di mercato, localizzati in posizioni molto commerciali e di facile rivendibilità. Purtroppo, sempre a causa della crisi immobiliare, molte imprese edili non sono più disponibili a permutare i propri nuovi immobili con altri vecchi immobili, ma al contrario propongono una scontistica sul prezzo di listino decisamente più elevata purché… il prezzo venga pagato immediatamente in soldi.
Ma allora, se si possiede un appartamento e lo si vuole cambiare con un altro di caratteristiche diverse, come bisogna agire? La risposta è molto semplice: basta porre in vendita normalmente sul mercato il proprio immobile, trovare un acquirente e poi, molta effettivamente venduto, con tanto di soldi in mano poter scegliere nel vastissimo mercato delle offerte: a quel punto, potrete trattare praticamente qualsiasi cosa visto che i soldi sono un pagamento riconosciuto da tutti!
Per concludere, aggiungiamo anche che la permuta è comunque decisamente più conveniente fiscalmente rispetto ad un normale acquisto, grazie al ridottissimo costo delle imposte. In caso di permuta alla pari, fatta tra privati, addirittura i costi si riducono unicamente al semplice atto notarile del notaio, scomparendo del tutto l’imposta di registro.