Da oltre vent’anni, le agenzie immobiliari hanno adottato la pratica delle proposte di acquisto per concludere le trattative. Questo nuovo metodo è stato introdotto per superare le difficoltà e i malintesi che sorgono durante le trattative basate su offerte verbali.
In passato, quando una persona manifestava interesse per un immobile, il mediatore organizzava un incontro tra l’acquirente e il venditore, durante il quale entrambe le parti facevano le proprie offerte e controfferte. Se si raggiungeva un accordo, l’affare veniva concluso, altrimenti si creava un’atmosfera scomoda e talvolta litigiosa tra le due parti. Inoltre, non era raro che, nonostante un accordo verbale, qualcuno si tirasse indietro il giorno successivo, causando frustrazione e incertezza.
Questo sistema è stato superato dalla proposta di acquisto. Oggi, quando un cliente è interessato a un immobile, firma semplicemente una proposta di acquisto, che viene poi consegnata all’agenzia immobiliare. Questa proposta rappresenta un’offerta ufficiale e viene recapitata al proprietario dell’immobile tramite il mediatore. La proposta è sempre in forma scritta, in modo da evitare malintesi e ripensamenti.
La caratteristica principale della proposta di acquisto è la sua irrevocabilità per un periodo di solito di sette giorni. In pratica, l’acquirente si impegna a comprare l’immobile al prezzo offerto entro un periodo di sette giorni. Durante questo periodo, il proprietario dell’immobile può decidere se accettare l’offerta firmandola, concludendo così la transazione e assicurandosi la vendita. Se il proprietario rifiuta l’offerta, questa decadrebbe automaticamente alla scadenza dei sette giorni.
La proposta di acquisto offre al proprietario dell’immobile il vantaggio di poter valutare l’offerta in modo sereno durante il periodo di validità dei sette giorni, senza temere ripensamenti da parte dell’acquirente.
È importante sottolineare che un’offerta di acquisto non è un semplice tentativo o prova, ma rappresenta un impegno vincolante da parte dell’acquirente. L’offerta viene presentata solo dopo che l’acquirente ha preso una decisione definitiva e è pronto a concludere seriamente l’affare alle condizioni stabilite. È un vero e proprio impegno di acquisto da parte dell’acquirente nei confronti del proprietario.
Come garanzia della serietà dell’offerta, essa viene sempre accompagnata da un assegno intestato al proprietario dell’immobile, di solito dell’importo di €10.000. Questo assegno, allegato alla proposta di acquisto, diventa automaticamente un acconto di caparra nel caso in cui il proprietario accetti l’offerta. Naturalmente, nel caso in cui il proprietario rifiuti l’offerta, l’assegno viene restituito immediatamente all’acquirente dal mediatore.
Nel caso in cui il proprietario accetti l’offerta, anche
se l’affare può considerarsi concluso, l’assegno depositato rimarrà nelle mani del mediatore fino alla stipula del contratto preliminare (compromesso), che solitamente avviene una decina di giorni dopo l’accettazione dell’offerta.
La proposta di acquisto non comporta alcun costo di stipula e non genera spese in caso di mancata accettazione. La commissione all’agente immobiliare verrà pagata solo in caso di conclusione dell’accordo.
La scelta di condurre una trattativa tramite proposta di acquisto viene fatta per dimostrare al venditore un serio interesse e per offrire una maggiore concretezza e sicurezza all’offerta. Inoltre, si possono inserire clausole sospensive nella proposta, come ad esempio l’accettazione di un mutuo da parte di una banca. Tuttavia, queste clausole devono essere preventivamente valutate e il mediatore si assicura che l’acquirente abbia effettivamente la possibilità di ottenere un mutuo bancario.